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Data breach Unicredit, il Garante infligge una sanzione pecuniaria da 600 mila euro

 

Il Data Breach Unicredit: quali criticità?

Con il recente Provvedimento del 10 giugno 2020, il Garante ha ingiunto all’istituto bancario Unicredit S.p.A. di pagare la somma di 600 mila euro a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria per le violazioni verificatesi nel corso del biennio 2016 – 2017.

La società bancaria, in data 25 luglio 2017, aveva comunicato al Garante di aver subito un’intrusione informatica, verificatasi in due momenti distinti in un arco temporale compreso tra aprile 2016 e luglio 2017: tali attacchi, in particolare, sono stati perpetrati attraverso le utenze di alcuni dipendenti di un partner commerciale esterno (la società Penta Finanziamenti Italia S.r.l.); adoperando l’applicativo “Speedy Arena”, hanno così determinato accessi non autorizzati a dati personali riferiti a circa 762.000 interessati.

Nel complesso, all’esito delle risultanze istruttorie compiute dall’Autorità, è risultato che i dati oggetto della violazione consistevano in:

  • Dati anagrafici e di contatto;
  • Professione;
  • Livello di studio;
  • Estremi identificativi di un documento di riconoscimento e informazioni relativi a datore di lavoro;
  • Salario;
  • Importo del prestito, stato del pagamento, “approssimazione della classificazione creditizia del cliente” e codice Iban.

Alla luce di tali evidenze, il Garante ha adottato, in data 28 marzo 2019, il provvedimento n. 87 n. 9104006, con il quale ha dichiarato illecito il trattamento dei dati personali posto in essere da Unicredit, in qualità di titolare del trattamento, perché effettuato in violazione:

  • Delle misure minime di sicurezza previste dagli artt. 33 e ss. del Codice e dal disciplinare tecnico di cui all’Allegato B) al Codice stesso. Con particolare riferimento alle misure minime di sicurezza, l’Autorità ha constatato l’utilizzo di un non idoneo sistema di autorizzazione dell’applicativo Speedy Arena e l’assenza del “limite di accesso” dei profili di autorizzazione ai soli dati necessari per effettuare le operazioni di trattamento
  • Delle misure prescritte con il provvedimento 192 del 12 maggio 2011, recante “Prescrizioni in materia di circolazione delle informazioni in ambito bancario e di tracciamento delle operazioni bancarie”. In tal caso, l’Autorità ha verificato l’inadeguatezza e la non corretta conservazione dei log di tracciamento delle operazioni svolte sull’applicativo Speedy Arena, alla mancata implementazione di alert per le operazioni svolte attraverso il citato applicativo e alla mancata esecuzione di attività di audit interni di controllo;

 

In sintesi, sfruttando alcune debolezze della sicurezza dell’applicativo, la Società ha subito l’intrusione di soggetti ignoti attraverso le credenziali assegnate al personale Penta: questi hanno avuto accesso ai dati personali presenti in pratiche di finanziamento che non rientravano nell’ambito del mandato di Penta, determinando in questo modo il data breach oggetto della comunicazione del 25 luglio 2017.

 

 

Come assicurare la collaborazione tra le varie figure professionali? Hedya propone un percorso formativo innovativo sulle “Nuove Professioni Digitali”

 

Le posizioni del Garante evidenziano la necessità, per aziende, società e Pubbliche Amministrazioni, di percorsi formativi:

  • integrati, che coinvolgano le varie figure professionali;
  • mirati ad assicurare la sicurezza del trattamento;
  • aggiornati su tutte le principali questioni connesse al GDPR.

 

Per tali ragioni, Hedya propone il percorso formativo innovativo “Le Nuove Professioni Digitali”. Se il Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005 o semplicemente CAD) e la normativa collegata (Linee Guida AgID) ci presentano il Responsabile Transizione al Digitale e Responsabile della Conservazione Documentale, il Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR) schiera in campo il Responsabile per la protezione dei dati personali e l’Amministratore di sistema.  Si tratta di nuove figure professionali, la cui formazione deve necessariamente essere di natura trasversale, che convivono della nuova P.A. Digitale e che ne guidano il cambiamento.

 

Hedya propone inoltre un articolato percorso formativo, in relazione agli specifici bisogni e livelli formativi.

In particolare, si prevede:

 

  1. Corsi di formazione per Data Protection Officer
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER”, necessario per accedere a un percorso di elevata specializzazione. Il corso ha una durata di 40 ore di lezioni teoriche e 6 ore di simulazione dell’attività quotidiana del DPO;
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER – Avanzato”, per chi ha già acquisito le conoscenze di base di natura giuridica e organizzativa e intende acquisire le nozioni pratico- applicative di base per svolgere le attività di DPO;

 

  1. Corsi di formazione per tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di trattamento dati
  • Corso “GDPR: LE PRINCIPALI NOVITÀ SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, per consentire a tutti i soggetti coinvolti nel trattamento dei dati personali (ad esempio, personale dipendente) di ottenere un’adeguata formazione e aggiornamento in materia di gestione dei dati personali.

 

  1. Formazione e consulenza in materia di Digitalizzazione

Hedya supporta le Pubbliche Amministrazioni anche attraverso servizi di consulenza mirati, in materia di digitalizzazione, sui temi più critici connessi agli obblighi e agli adempimenti prescritti dalla legge.

Per tali ragioni, Hedya propone il percorso formativo “IL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALE” per il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale, considerato il driver della transizione al Digitale.

Il percorso è rivolto:

  • a tutti coloro che all’interno delle Pubbliche Amministrazioni sono coinvolti, a vario titolo, nei processi di trasformazione alla modalità digitale;
  • a tutti coloro che sono stati nominati e che svolgono attualmente il ruolo di Responsabile per la Transizione al Digitale.

 

Ulteriori dettagli sui percorsi formativi sono disponibili qui.

2 Luglio 2020/da Hedya
News

Domicili Digitali, Agid lancia una consultazione sulle nuove Linee Guida

Domicili digitali: quali regole per garantire la PA Digitale?

La grave emergenza sanitaria ha accelerato processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e dei servizi digitali erogati, richiedendo il ricorso soluzioni e strumenti capaci di assicurare il processo di trasformazione digitale.

Nel corso degli ultimi mesi, pertanto, le Pubbliche Amministrazioni hanno cercato di dare attuazione alle prescrizioni ed indirizzi contenuti nel Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Il Codice, all’articolo 6 – quater, prevede la predisposizione dell’indice dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese (INAD).

Per implementare correttamente tale Indice, l’Agid ha realizzato le Linee guida dell’indice dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese (INAD), proposte in consultazione dall’8 giugno al 10 luglio.

In armonia con quanto disposto dall’articolo 60 del CAD, e coerentemente con il Piano Triennale, l’AgID ha inserito l’INAD nelle Basi dati di interesse nazionale: per tali ragioni (come ribadito nel  punto 2.8 delle Linee guida in consultazione), ne garantisce il pieno utilizzo secondo standard e criteri di sicurezza e di gestione adeguati.

Il sistema INAD, anche attraverso il punto di accesso telematico attivato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 64-bis, comma 1, del CAD, rende disponibili:

  • Il domicilio digitale dei soggetti che lo hanno eletto;
  • Le funzioni necessarie per la gestione del proprio domicilio digitale;
  • Le istruzioni per accedere all’assistenza.

 

Le Linee guida individuano come destinatari principali di questa consultazione:

  • Le pubbliche amministrazioni;
  • I cittadini e gli altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese;
  • I professionisti iscritti in albi professionali.

 

Tale documento definisce:

 

  • le informazioni relative all’elezione, modifica, cancellazione del domicilio digitale che i soggetti preposti potranno inserire all’interno dell’INAD, così come previsto dal CAD (art. 6-quater);

 

  • la storicizzazione dei suddetti contenuti e la loro gestione.

 

La necessità di formazione in materia di GDPR e professioni digitali: Hedya propone i percorsi formativi innovativi

Le recenti Linee guida Agid in consultazione dimostrano che per poter operare correttamente sul web e nei luoghi di lavoro, occorre una buona conoscenza dei principi e delle novità introdotte dal GDPR.

Per tali ragioni, Hedya propone gli innovativi percorsi di formazione:

  • Il percorso formativo“IL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALE” per il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale, considerato il driver della transizione al Digitale.
  • Il percorso formativo “LE NUOVE PROFESSIONI DIGITALI. Obiettivi, definizioni e obblighi per le Pubbliche Amministrazioni”.

 

Inoltre, Hedya propone:

  • percorsi di formazione e aggiornamento;
  • percorsi di approfondimento e perfezionamento;
  • servizi di consulenza per verificare la conformità alla normativa rilevante in materia.

 

Si segnalano, per i percorsi formativi e di aggiornamento:

  • Corso “GDPR: LE PRINCIPALI NOVITÀ SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, per ottenere un’adeguata formazione in materia di gestione dei dati personali;
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER”, per intraprendere un percorso professionale di elevata specializzazione per svolgere le funzioni tipiche del Data Protection Officer.
  • Non da ultimo, risulta indispensabile formare l’amministratore di sistema attraverso il corso “Amministratore di sistema”, appositamente dedicato a tale figura.

 

 

23 Giugno 2020/da Hedya
News

Accessibilità siti web PA: adempimenti entro il 23 settembre e centralità del RTD

Accessibilità e Trasparenza per le PA: quali doveri per il Responsabile per la Transizione al digitale?

Il tema dell’accessibilità ICT nelle Pubbliche amministrazioni ha subito recenti innovazioni. In particolare, l’Italia ha recepito la Direttiva UE 2016/2102 con il Decreto legislativo n. 106 del 10 agosto 2018, che ha aggiornato e modificato la Legge 4/2004, per evitare discriminazioni agli utenti con disabilità.

Per tali ragioni, l’Agid ha emanato le Linee Guida sull’ accessibilità degli strumenti informatici, così come disposto dall’ art. 11 della L. 4/2004, al fine di definire correttamente:

  • i requisiti tecnici per l’accessibilità degli strumenti informatici, inclusi i siti web e le applicazioni mobili;
  • le metodologie tecniche per la verifica dell’accessibilità degli strumenti informatici;
  • il modello della dichiarazione di accessibilità;
  • la metodologia di monitoraggio e valutazione della conformità degli strumenti informatici alle prescrizioni in materia di accessibilità;
  • le circostanze in presenza delle quali si determina un onere sproporzionato.

 

Alla luce delle Linee Guida, le Pubbliche Amministrazioni saranno tenute a nuovi adempimenti. In particolare:

  • Entro il 23 Settembre 2020 tutti i siti web delle PA dovranno essere aggiornati in conformità al nuovo contesto normativo di riferimento;
  • Nella valutazione o acquisto di prodotti Ict, specialmente nel caso di portali internet e applicazioni mobili, deve ponderare e pretendere siano rispettati tutti i criteri e le norme vigenti in tema di accessibilità ed usabilità.

 

Tali adempimenti saranno oggetto di valutazione periodica da parte dell’Agid, che effettuerà il monitoraggio dei siti web e delle app su un campione rappresentativo, relazionando ogni 3 anni alla Commissione europea sui risultati del monitoraggio.

Le Linee guida per l’accessibilità dei prodotti ICT rende la figura del Responsabile per la transizione al digitale (RTD) essenziale e centrale. Infatti:

  • È necessaria la nomina del Responsabile per la Transizione Digitale e la pubblicazione della sua mail su IndicePA, al fine di poter ricevere le credenziali di accesso all’applicazione della dichiarazione;
  • Questi, sarà poi tenuto a pubblicare annualmente una dichiarazione di accessibilità per ogni sito web e applicazione mobile dell’amministrazione.

 

 

La necessità di formazione per garantire la Transizione al digitale: Hedya propone i percorsi formativi innovativi

Gli adempimenti richiesti dalle Linee Guida sull’accessibilità richiedono una maggiore comprensione dei soggetti che interagiscono nella creazione, gestione e mantenimento di siti web, contenuti e app mobili. Il tema cruciale per garantire la transizione al digitale è sicuramente quello legato alle competenze digitali nella PA, che costituisce il fattore abilitante per qualsiasi corretta e adeguata governance dell’innovazione. Le recenti misure adottate a livello nazionale confermano che per poter operare correttamente, occorre un’adeguata preparazione in materia di sicurezza, privacy e tutela dei lavoratori. Per tali ragioni, Hedya propone gli innovativi percorsi di formazione:

 

  • “Smart working, Privacy e Cyber Security”;
  • “La Protezione dei Dati Personali nei luoghi di lavoro pubblici e privati”.
  • Il percorso formativo“IL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALE” per il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale, considerato il driver della transizione al Digitale.
  • Il percorso formativo “LE NUOVE PROFESSIONI DIGITALI. Obiettivi, definizioni e obblighi per le Pubbliche Amministrazioni”.

 

Il percorso è rivolto:

  • a tutti coloro che all’interno delle Pubbliche Amministrazioni sono coinvolti, a vario titolo, nei processi di trasformazione alla modalità digitale;
  • a tutti coloro che sono stati nominati e che svolgono attualmente il ruolo di Responsabile per la Transizione al Digitale.

 

Inoltre, Hedya supporta le Pubbliche Amministrazioni attraverso servizi di consulenza mirati, in materia di digitalizzazione, sui temi più critici connessi agli obblighi e agli adempimenti prescritti dalla legge.

Ulteriori dettagli sui percorsi formativi sono disponibili qui.

 

20 Maggio 2020/da Hedya
News

Smart working e formazione per la trasformazione al digitale: le nuove regole secondo il Ministro per la Pubblica Amministrazione

Smart working nella Fase 2: nuova regola per la PA

 

Con l’evolversi della situazione epidemiologica, sono state definite ulteriori misure per lo svolgimento delle attività lavorative nella fase 2 dell’emergenza Covid-19.

Con la Legge n. 27 del 24 aprile 2020, le Pubbliche amministrazioni sono invitate a facilitare la transizione al digitale delle attività amministrative: in particolare, dovranno individuare ogni misura utile per consentire la dematerializzazione dei procedimenti, così da permettere a tutti i dipendenti lo svolgimento della propria prestazione lavorativa.

Per garantire la continuità della prestazione lavorativa, il D.P.C.M. del 26 aprile 2020 ha definito il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica.

Per supportare la transizione al digitale, il Ministro per la pubblica amministrazione ha adottato la direttiva n. 3/2020, con cui vengono fornite indicazioni per lo smart working nel settore pubblico. La direttiva suggerisce, in particolare:

  • Di provvedere, mediante il personale in presenza, alla scansione e all’invio della documentazione al personale in modalità agile;
  • All’utilizzo di cloud, offerti gratuitamente anche in questa fase da provider privati, per l’archiviazione di documentazione.

 

Accanto alla predisposizione di tali misure tecnico – organizzative, il Ministro per la Pubblica amministrazione considera fondamentale il ricorso all’attività formativa come strumento di accompagnamento del proprio personale nel processo di trasformazione digitale dell’amministrazione e di diffusione della capacità di lavorare in modalità agile per il raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Le indicazioni recentemente adottate si accompagnano alle precedenti direttive emanate nel contesto emergenziale. Tra queste, si ricorda la direttiva n. 1/2020 del Dipartimento della Funzione Pubblica, che ha previsto l’utilizzabilità dei propri dispositivi per svolgere la prestazione lavorativa, purchè siano garantiti adeguati livelli di sicurezza e protezione della rete secondo le esigenze e le modalità definite dalle singole pubbliche amministrazioni.

Purtuttavia, l’utilizzo di dispositivi personali e non forniti dall’azienda, come visto nel precedente post, tende a far trascurare l’adozione di opportune misure di sicurezza, e si sottovalutano i piccoli rischi normalmente connessi alla navigazione in rete e accettati con ingenuità.

Per supportare i dipendenti pubblici nell’utilizzo più sicuro di pc, tablet e smartphone personali, il CertPA di AgID ha enucleato undici Raccomandazioni per supportare le PA e i lavoratori Pubblici e sostenerli nel contrastare eventuali attacchi informatici con comportamenti responsabili, anche quando utilizzano dotazioni personali. Nello specifico, le Raccomandazioni sono state elaborate sulla base delle misure minime di sicurezza informatica per le pubbliche amministrazioni fissate dalla circolare  17 marzo 2017, n. 1/2017.

 

 

La necessità di formazione in materia di Smart working e Sicurezza: Hedya propone i percorsi formativi innovativi

Il tema cruciale per garantire la transizione al digitale è sicuramente quello legato alle competenze digitali nella PA, che costituisce il fattore abilitante per qualsiasi corretta e adeguata governance dell’innovazione. Le recenti misure adottate a livello nazionale confermano che per poter operare correttamente, occorre un’adeguata preparazione in materia di sicurezza, privacy e tutela dei lavoratori. Per tali ragioni, Hedya propone gli innovativi percorsi di formazione:

 

  • “Smart working, Privacy e Cyber Security”;
  • “La Protezione dei Dati Personali nei luoghi di lavoro pubblici e privati”.
  • Il percorso formativo“IL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALE” per il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale, considerato il driver della transizione al Digitale.
  • Il percorso formativo “LE NUOVE PROFESSIONI DIGITALI. Obiettivi, definizioni e obblighi per le Pubbliche Amministrazioni”.

 

Il percorso è rivolto:

  • a tutti coloro che all’interno delle Pubbliche Amministrazioni sono coinvolti, a vario titolo, nei processi di trasformazione alla modalità digitale;
  • a tutti coloro che sono stati nominati e che svolgono attualmente il ruolo di Responsabile per la Transizione al Digitale.

 

Inoltre, Hedya supporta le Pubbliche Amministrazioni attraverso servizi di consulenza mirati, in materia di digitalizzazione, sui temi più critici connessi agli obblighi e agli adempimenti prescritti dalla legge.

Ulteriori dettagli sui percorsi formativi sono disponibili qui.

 

7 Maggio 2020/da Hedya
News

Linee guida sui Documenti informatici, il Garante si pronuncia: assicurare maggiore sicurezza e coordinamento professionale

Documento informatico: il Garante richiede maggiore sicurezza e collaborazione professionale

Con il recente Provvedimento del 13 febbraio, il Garante si è pronunciato sulla richiesta avanzata da AgID (con nota del 14 ottobre 2019), la richiesta di parere sullo schema di “Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici”, successivamente integrata e modificata con la nota del 4 dicembre 2019, anche tenendo conto degli esiti della consultazione pubblica effettuata. Il Garante, pertanto, ha evidenziato la necessità di alcuni ulteriori perfezionamenti, volti a renderlo pienamente conforme ai principi e alle garanzie in materia di protezione dei dati personali.

In particolare, l’Autorità ha richiesto di modificare:

  • Le definizioni di “sistema informatico”;
  • L’ambito di applicazione dello Schema di Linee guida.
  • Le disposizioni in materia di misure di sicurezza, integrando con opportune specificazioni in merito alle misure di sicurezza adottabili, specialmente nei contesti di trattamento di categorie particolari di dati previste dagli articoli 9 e 10 GDPR;
  • Le modalità di esternalizzazione dei servizi.

 

Infine, per attuare il piano della sicurezza del sistema di gestione informatica dei documenti, nell’ambito del piano generale della sicurezza ed in coerenza con quanto previsto dal Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione vigente, il Garante ha richiesto di apprestare una forte coordinazione e collaborazione tra:

  • Responsabile della gestione documentale;
  • Responsabile della sicurezza;
  • Responsabile della conservazione;
  • Responsabile dell’ufficio per la Transizione al Digitale (RTD);
  • Responsabile per la Protezione dati (DPO).

In particolare, il responsabile della conservazione, di concerto con il responsabile della sicurezza e con il responsabile della transizione digitale, acquisito il parere del responsabile della protezione dei dati personali, provvede a predisporre, nell’ambito del piano generale della sicurezza, il piano della sicurezza del sistema di conservazione, mettendo in atto opportune misure tecniche e organizzative per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio in materia di protezione dei dati personali, ai sensi dell’art. 32 del GDPR.

Per tali ragioni, il Garante ritiene che una chiara attribuzione dei compiti costituisca il presupposto necessario per garantire anche una corretta ripartizione delle responsabilità, in relazione al trattamento dei dati personali.

 

Come assicurare la collaborazione tra le varie figure professionali? Hedya propone un percorso formativo innovativo sulle “Nuove Professioni Digitali”

 

Le posizioni del Garante evidenziano la necessità di percorsi formativi integrati, che coinvolgano le varie figure professionali.

 

Per tali ragioni, Hedya propone il percorso formativo innovativo “Le Nuove Professioni Digitali”. Se il Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005 o semplicemente CAD) e la normativa collegata (Linee Guida AgID) ci presentano il Responsabile Transizione al Digitale e Responsabile della Conservazione Documentale, il Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR) schiera in campo il Responsabile per la protezione dei dati personali e l’Amministratore di sistema.  Si tratta di nuove figure professionali, la cui formazione deve necessariamente essere di natura trasversale, che convivono della nuova P.A. Digitale e che ne guidano il cambiamento.

 

Per garantire adeguata formazione specialistica, Hedya propone un percorso formativo per tutti coloro che vogliano intraprendere un percorso professionale di elevata specializzazione, finalizzato all’acquisizione delle conoscenze preliminari di natura giuridica, organizzativa e tecnologica tipiche del ruolo di Responsabile della Conservazione dei documenti informatici. Il Responsabile della Conservazione rappresenta dunque una figura con formazione specialistica che ha il compito di definire e attuare, in piena autonomia decisionale, le politiche in merito alla progettazione e alla gestione dei sistemi informatici di conservazione e archiviazione documentale.

I contenuti del corso mirano, pertanto, ad illustrare le vigenti disposizioni in materia di:

  • Dematerializzazione;
  • Digitalizzazione;
  • Conservazione e Archiviazione di documenti informatici;

 

Ulteriori informazioni sono disponibili qui.

8 Aprile 2020/da Hedya
News

Conservazione documentale, Transizione al Digitale e GDPR: legame necessario nella bozza di Linee Guida AgID

Le Linee guida AgID: i Responsabili della Conservazione, Transizione al Digitale e Protezione Dati devono collaborare

 

Con l’iter di approvazione delle Linee guida sull’accessibilità degli strumenti informatici, le regole tecniche in materia di formazione, protocollazione, gestione e conservazione del documento, già precedentemente regolate nei DPCM del 2013 e 2014, sono oggetto di riforma.

L’obiettivo generale delle Linee guida, attualmente in fase di consultazione, è che la gestione complessiva del documento informatico risulti semplificata, attraverso una visione d’insieme che aggrega in un unico testo tutte quelle materie prima disciplinate separatamente. Come precisato dal Consiglio di Stato nel parere n. 2122/2017, reso sullo schema di decreto legislativo del correttivo al Codice dell’Amministrazione Digitale, le Linee Guida adottate da AGID, ai sensi dell’art. 71 del CAD, hanno carattere vincolante e assumono valenza erga omnes.

Nell’attuazione delle Linee Guida, inoltre, le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad ottemperare anche alle misure minime di sicurezza ICT emanate dall’AgID con circolare del 18 aprile 2017, n. 2/2017. Per attuare il piano della sicurezza del sistema di gestione informatica dei documenti, nell’ambito del piano generale della sicurezza ed in coerenza con quanto previsto dal Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione vigente, le Linee guida prevedono una forte coordinazione e collaborazione tra:

  • Responsabile della gestione documentale;
  • Responsabile della sicurezza;
  • Responsabile della conservazione;
  • Responsabile dell’ufficio per la Transizione al Digitale (RTD);
  • Responsabile per la Protezione dati (DPO).

In particolare, il responsabile della conservazione, di concerto con il responsabile della sicurezza e con il responsabile della transizione digitale, acquisito il parere del responsabile della protezione dei dati personali, provvede a predisporre, nell’ambito del piano generale della sicurezza, il piano della sicurezza del sistema di conservazione, mettendo in atto opportune misure tecniche e organizzative per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio in materia di protezione dei dati personali, ai sensi dell’art. 32 del GDPR.

 

Come attuare le misure richieste da AgID? I percorsi formativi e i servizi di consulenza proposti da Hedya in materia di Protezione Dati, Transizione al Digitale e Conservazione

 

Le recenti Linee Guida confermano che per poter operare correttamente, una ottima conoscenza dei principi e delle novità introdotte dal GDPR, nonché delle più importanti applicazioni pratiche, costituisce un requisito essenziale, benché non unico: occorrono, altresì, costanti aggiornamenti ed approfondimenti mirati sulle prassi applicative.

Per tali ragioni, Hedya fornisce percorsi formativi e di aggiornamento, nonché servizi di consulenza.

Hedya propone un articolato percorso formativo, in relazione agli specifici bisogni e livelli formativi.

In particolare, si prevede:

 

  1. Corsi di formazione per Data Protection Officer
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER”, necessario per accedere a un percorso di elevata specializzazione. Il corso ha una durata di 40 ore di lezioni teoriche e 6 ore di simulazione dell’attività quotidiana del DPO;
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER – Avanzato”, per chi ha già acquisito le conoscenze di base di natura giuridica e organizzativa e intende acquisire le nozioni pratico- applicative di base per svolgere le attività di DPO;

 

  1. Corsi di formazione per tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di trattamento dati
  • Corso “GDPR: LE PRINCIPALI NOVITÀ SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, per consentire a tutti i soggetti coinvolti nel trattamento dei dati personali (ad esempio, personale dipendente) di ottenere un’adeguata formazione e aggiornamento in materia di gestione dei dati personali.

 

  1. Formazione e consulenza in materia di Digitalizzazione

Hedya supporta le Pubbliche Amministrazioni anche attraverso servizi di consulenza mirati, in materia di digitalizzazione, sui temi più critici connessi agli obblighi e agli adempimenti prescritti dalla legge.

Per tali ragioni, Hedya propone il percorso formativo “IL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALE” per il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale, considerato il driver della transizione al Digitale.

Il percorso è rivolto:

  • a tutti coloro che all’interno delle Pubbliche Amministrazioni sono coinvolti, a vario titolo, nei processi di trasformazione alla modalità digitale;
  • a tutti coloro che sono stati nominati e che svolgono attualmente il ruolo di Responsabile per la Transizione al Digitale.

 

Ulteriori dettagli sui percorsi formativi sono disponibili qui.

  1. Formazione e Consulenza in materia di Conservazione

 

Il Responsabile della Conservazione rappresenta, secondo le Linee Guida AgID, una figura con formazione specialistica che ha il compito di definire e attuare, in piena autonomia decisionale, le politiche in merito alla progettazione e alla gestione dei sistemi informatici di conservazione e archiviazione documentale.

Per tali ragioni, Hedya propone un percorso formativo per tutti coloro che vogliano intraprendere un percorso professionale di elevata specializzazione, finalizzato all’acquisizione delle conoscenze preliminari di natura giuridica, organizzativa e tecnologica tipiche del ruolo di Responsabile della Conservazione dei documenti informatici.

I contenuti del corso mirano, pertanto, ad illustrare le vigenti disposizioni in materia di:

  • Dematerializzazione;
  • Digitalizzazione;
  • Conservazione e Archiviazione di documenti informatici;

 

Ulteriori informazioni sono disponibili qui.

 

 

27 Febbraio 2020/da Hedya
News

Violazione del GDPR, il dirigente risponde del danno arrecato alla PA e ai terzi

Corte dei Conti: il dirigente risponde in caso di violazione del GDPR

 

L’introduzione del GDPR ha apportato sostanziali modifiche alla previgente normativa in materia di protezione dati personali. Il Regolamento, in particolare, amplifica le responsabilità del titolare del trattamento dati, attraverso l’enunciazione del principio di accountability.

Il nuovo sistema di Data Protection trova piena applicazione anche nell’ambito della Pubblica Amministrazione, che nel 2019 è risultato il settore più colpito dalle sanzioni per violazione del GDPR. Nel caso della Pubblica Amministrazione, in effetti, il dovere di condotta conforme al Regolamento (accountability) deve essere osservato a tutti i livelli organizzativi, nonché oggetto di puntuale controllo da parte dei dirigenti.

La violazione del GDPR, secondo la Corte dei conti, costituisce presupposto per la configurabilità del danno erariale, ed espone i dirigenti a rispondere personalmente del pregiudizio patito dall’Ente:

  • già nel 2018, la Corte dei Conti-Sardegna, con sentenza n. 73/2018 aveva affermato che la violazione della legislazione in materia di dati personali da parte degli Enti pubblici costituisce condotta gravemente colposa fonte di responsabilità personale che comporta l’obbligo del risarcimento del danno erariale;
  • nel corso del 2019, invece, ulteriori pronunce del giudice contabile hanno ribadito che il depauperamento sofferto dall’Ente (a causa del pagamento della sanzione comminata dal Garante privacy) e il rapporto di servizio sono elementi costitutivi della responsabilità erariale.

 

In sintesi, la casistica giurisprudenziale conferma che in caso di inosservanza della normativa in materia di protezione dati, la Pubblica Amministrazione possa rivalersi nei confronti dei dirigenti.

 

La necessità di percorsi formativi adeguati e di servizi di consulenza mirati: le proposte di Hedya

 

Le recenti sentenze della Corte dei Conti confermano che per poter operare correttamente, una ottima conoscenza dei principi e delle novità introdotte dal GDPR, nonché delle più importanti applicazioni pratiche, costituisce un requisito essenziale, benché non unico: occorrono, altresì, costanti aggiornamenti ed approfondimenti mirati sulle prassi applicative.

Per tali ragioni, Hedya fornisce percorsi formativi e di aggiornamento, nonché servizi di consulenza.

Hedya propone un articolato percorso formativo, in relazione agli specifici bisogni e livelli formativi.

In particolare, si prevede:

 

  1. Corsi di formazione per Data Protection Officer
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER”, necessario per accedere a un percorso di elevata specializzazione. Il corso ha una durata di 40 ore di lezioni teoriche e 6 ore di simulazione dell’attività quotidiana del DPO;
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER – Avanzato”, per chi ha già acquisito le conoscenze di base di natura giuridica e organizzativa e intende acquisire le nozioni pratico- applicative di base per svolgere le attività di DPO;

 

  1. Corsi di formazione per tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di trattamento dati
  • Corso “GDPR: LE PRINCIPALI NOVITÀ SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, per consentire a tutti i soggetti coinvolti nel trattamento dei dati personali (ad esempio, personale dipendente) di ottenere un’adeguata formazione e aggiornamento in materia di gestione dei dati personali.

 

  1. Formazione e consulenza in materia di Digitalizzazione

Hedya supporta le Pubbliche Amministrazioni anche attraverso servizi di consulenza mirati, in materia di digitalizzazione, sui temi più critici connessi agli obblighi e agli adempimenti prescritti dalla legge.

Per tali ragioni, Hedya propone il percorso formativo “IL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALE” per il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale, considerato il driver della transizione al Digitale.

Il percorso è rivolto:

  • a tutti coloro che all’interno delle Pubbliche Amministrazioni sono coinvolti, a vario titolo, nei processi di trasformazione alla modalità digitale;
  • a tutti coloro che sono stati nominati e che svolgono attualmente il ruolo di Responsabile per la Transizione al Digitale.

 

Ulteriori dettagli sui percorsi formativi sono disponibili qui.

17 Febbraio 2020/da Hedya
News

Nuove Linee Guida per l’accessibilità: le novità per la PA e il Responsabile per la Transizione al Digitale

Le nuove Linee Guida per l’accessibilità: i nuovi compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale

 

Con il recepimento della Direttiva UE 2016/2102, il Decreto legislativo n. 106 del 10 agosto 2018, ha introdotto nuovi adempimenti a carico delle amministrazioni e nuovi compiti per l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), per migliorare l’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili delle amministrazioni pubbliche degli Stati Membri.

Per garantire tali obiettivi, l’AgID ha di recente emanato le “Linee Guida sull’accessibilità degli strumenti informatici”.

Le Linee Guida introducono nuovi compiti delle Pubbliche Amministrazioni in tema di accessibilità. Secondo le nuove disposizioni, le PA dovranno:

 

  • effettuare le verifiche dell’accessibilità degli strumenti informatici(siti web e app), al fine di valutarne lo stato di conformità;
  • compilare e pubblicare, a cura del Responsabile della Transizione al Digitale, una dichiarazione di accessibilità;
  • predisporre un meccanismo di feedbackper ricevere le segnalazioni dagli utenti del sito.

 

Per consentire ai Responsabili per la Transizione al Digitale di compilare e pubblicare la dichiarazione di accessibilità, l’AgID renderà presto disponibile un’applicazione ad hoc, per tutte le Amministrazioni.

 

Come adeguarsi? I percorsi formativi e i servizi di consulenza proposti da Hedya

 

Le Linee Guida richiedono una costante formazione ed aggiornamento del personale coinvolto nelle funzioni di Responsabile e, più in generale, di tutti i soggetti operanti nelle Pubbliche Amministrazioni.

Per coadiuvare le Pubbliche Amministrazioni nel processo di adempimenti e di formazione connessi alla Digitalizzazione, Hedya propone servizi di consulenza e formazione.

Per acquisire le conoscenze pratiche di base per il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale, ma anche dei soggetti che lo supportano nello svolgimento delle attività, Hedya propone il percorso formativo “IL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALE” per il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale.

Il percorso è rivolto:

  • a tutti coloro che all’interno delle Pubbliche Amministrazioni sono coinvolti, a vario titolo, nei processi di trasformazione alla modalità digitale;
  • a tutti coloro che sono stati nominati e che svolgono attualmente il ruolo di Responsabile per la Transizione al Digitale.

 

Ulteriori dettagli sui percorsi formativi sono disponibili qui.

 

12 Gennaio 2020/da Hedya

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