PA e Smart working, avviata la consultazione pubblica per favorire la Transizione al digitale

Consultazione pubblica sullo smart working: la transizione al digitale è la regola?

 

Con la Legge n. 27 del 24 aprile 2020 e il D.P.C.M. del 26 aprile 2020 si è operata una rivoluzione dell’agire pubblico: per un verso, le Pubbliche amministrazioni sono state invitate a facilitare la transizione al digitale delle attività amministrative, anche attraverso la dematerializzazione dei procedimenti; per altro verso, si è definito il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica.

Per supportare la transizione al digitale, il Ministro per la pubblica amministrazione ha adottato la direttiva n. 3/2020, con cui sono state fornite più precise indicazioni per lo smart working nel settore pubblico.

Al fine di valutare i vantaggi e le criticità desumibili dalle prime sperimentazioni di lavoro agile, il Ministro per la Pubblica Amministrazione ha promosso una consultazione pubblica, per raccogliere informazioni sulle esperienze in corso nelle amministrazioni.

In particolare, la consultazione terminerà il 30 giugno 2020, e procederà dapprima all’ascolto di due categorie di destinatari distinti e prioritari, quali:

  • i dirigenti pubblici, in quanto figura direttamente coinvolta nell’attuazione dello smart working dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro e, più in generale, di promotori dei fattori abilitanti (revisione delle modalità organizzative, digitalizzazione dei processi);
  • i dipendenti, in qualità di “lavoratori agili” e, più in generale, di principali portatori di interesse rispetto ai processi di cambiamento indotti dallo smart working.

 

Gli obiettivi principali della consultazione consistono nel rilevare:

  • Le opinioni e le valutazioni dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, nonché tutte le osservazioni utili per accompagnare, sostenere e promuovere la diffusione dello smart working;
  • Le opinioni e le valutazioni dei dipendenti che hanno prestato la propria attività lavorativa in modalità agile prima e durante l’emergenza COVID-19. In secondo luogo, verranno valutati il grado di soddisfazione, la rispondenza dell’esperienza realizzata rispetto alle proprie aspettative, i punti di forza alle eventuali criticità e i margini di miglioramento di cui tener conto ai fini di una ottimale applicazione futura dello smart working nelle amministrazioni pubbliche;
  • Le aspettative e le eventuali indicazioni di tutti riguardo al “lavoro agile del futuro” e quindi al “futuro del lavoro pubblico”.

 

 

 

La necessità di formazione in materia di Smart working e Sicurezza: Hedya propone i percorsi formativi innovativi

Il tema cruciale per garantire la transizione al digitale è sicuramente quello legato alle competenze digitali nella PA, che costituisce il fattore abilitante per qualsiasi corretta e adeguata governance dell’innovazione. Le recenti misure adottate a livello nazionale confermano che per poter operare correttamente, occorre un’adeguata preparazione in materia di sicurezza, privacy e tutela dei lavoratori. Accanto alla predisposizione di tali misure tecnico – organizzative, con la Direttiva 3/2020 il Ministro per la Pubblica amministrazione considera fondamentale il ricorso all’attività formativa come strumento di accompagnamento del proprio personale nel processo di trasformazione digitale dell’amministrazione e di diffusione della capacità di lavorare in modalità agile per il raggiungimento degli obiettivi assegnati.

 

Per tali ragioni, Hedya propone gli innovativi percorsi di formazione:

 

 

Il percorso è rivolto:

  • a tutti coloro che all’interno delle Pubbliche Amministrazioni sono coinvolti, a vario titolo, nei processi di trasformazione alla modalità digitale;
  • a tutti coloro che sono stati nominati e che svolgono attualmente il ruolo di Responsabile per la Transizione al Digitale.

 

Inoltre, Hedya supporta le Pubbliche Amministrazioni attraverso servizi di consulenza mirati, in materia di digitalizzazione, sui temi più critici connessi agli obblighi e agli adempimenti prescritti dalla legge.

Ulteriori dettagli sui percorsi formativi sono disponibili qui.

 

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