Anticorruzione e Pantouflage: l’Anac richiede al Parlamento e Governo maggiore chiarezza

Anticorruzione e Pantouflage: quali misure ?  

 

Con il Comunicato pubblicato lo scorso 8 giugno 2020, l’Autorità nazionale anticorruzione ha reso nota la segnalazione, inviata al Governo e al Parlamento lo scorso 27 maggio, per richiedere un intervento normativo in materia di pantouflage, istituto introdotto nell’ordinamento con la Legge 190/2012, che ha inserito all’art. 53 del d.lgs. n. 165/2001 il comma 16 ter.. Esso mira ad impedire che un dipendente pubblico possa sfruttare la propria posizione all’interno di un’amministrazione, per ottenere un lavoro presso un’impresa o un soggetto privato verso cui ha esercitato poteri autoritativi o negoziali.

Per tali ragioni, la normativa imprime un vincolo di indisponibilità a svolgere – nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione – attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri, pena la nullità dei contratti conclusi e degli incarichi conferiti.

L’istituto, in sintesi, mira ad assicurare l’imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione. Tali misure si affiancano ai meccanismi di pre-employment, (di cui ai regimi di c.d. “inconferibilità degli incarichi”, ossia i divieti temporanei di accesso alla carica) e di in-employment (le c.d. “incompatibilità”, ossia il cumulo di più cariche) previsti dal decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39.

Ciononostante, l’Anac ha rilevato come la regolamentazione del pantouflage risulti particolarmente scarna, presentando rilevanti questioni di incertezza interpretativa legate alle conseguenze derivanti dall’accertamento della violazione.

L’Autorità ha sottoposto al Governo e Parlamento una serie di indicazioni:

  • In primo luogo, l’Anac ritiene che la durata del vincolo triennale di indisponibilità sia troppo eccessivo, giacchè si traduce, di fatto, in una vera e propria paralisi dell’attività del soggetto privato. Per tali ragioni, l’Autorità richiede di ripensare e rimodulare l’entità della pena interdittiva, sproporzionata sia con riferimento alla durata prevista che in relazione all’impossibilità di graduare il periodo di interdizione.
  • L’Autorità ritiene, inoltre, che dalla lettura del dettato normativo non sia chiaro se il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione valga solo nei confronti dell’amministrazione di provenienza o verso tutte le pubbliche amministrazioni.

 

La necessità di percorsi formativi integrati in Anticorruzione e Privacy: Hedya propone il percorso innovativo “Anticorruzione, trasparenza e privacy: un rapporto inscindibile”

 

Le recenti pronunce del Consiglio di stato confermano che per poter operare correttamente, una conoscenza integrata dei principi e delle novità introdotte dal GDPR, nonché in materia di anticorruzione e trasparenza.

Per tali ragioni, Hedya propone l’innovativo percorso formativoAnticorruzione, trasparenza e privacy: un rapporto inscindibile”. Il corso che si propone ha una durata di 8 ore, e consente ai partecipanti di ottenere un’adeguata formazione trasversale sul rapporto che sussiste tra i concetti di anticorruzione, trasparenza e privacy e tra le rispettive discipline di riferimento.

 

Hedya propone inoltre un articolato percorso formativo, in relazione agli specifici bisogni e livelli formativi.

In particolare, si prevede:

 

  1. Corsi di formazione per Data Protection Officer
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER”, necessario per accedere a un percorso di elevata specializzazione. Il corso ha una durata di 40 ore di lezioni teoriche e 6 ore di simulazione dell’attività quotidiana del DPO;
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER – Avanzato”, per chi ha già acquisito le conoscenze di base di natura giuridica e organizzativa e intende acquisire le nozioni pratico- applicative di base per svolgere le attività di DPO;

 

  1. Corsi di formazione per tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di trattamento dati

 

  1. Formazione e consulenza in materia di Digitalizzazione

Hedya supporta le Pubbliche Amministrazioni anche attraverso servizi di consulenza mirati, in materia di digitalizzazione, sui temi più critici connessi agli obblighi e agli adempimenti prescritti dalla legge.

Per tali ragioni, Hedya propone il percorso formativo “IL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALEper il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale, considerato il driver della transizione al Digitale.

Il percorso è rivolto:

  • a tutti coloro che all’interno delle Pubbliche Amministrazioni sono coinvolti, a vario titolo, nei processi di trasformazione alla modalità digitale;
  • a tutti coloro che sono stati nominati e che svolgono attualmente il ruolo di Responsabile per la Transizione al Digitale.

 

Ulteriori dettagli sui percorsi formativi sono disponibili qui.